“Mentre il governo Draghi affronta con pragmatismo la sfida della transizione ecologica, che è anche una sfida per liberare l’Italia dalla dipendenza dalle fonti fossili, il M5S di Conte ci vuole dipendenti dal gas di Putin”. Lo affermano Emanuele Pinelli e Matteo Di Paolo, promotori de L’Italia C’è, neonata associazione che mira a unire il fronte dei riformisti, moderati ed ambientalisti pragmatici alle prossime elezioni.
“Con il suo No a prescindere – proseguono Pinelli e Di Paolo – Conte si oppone alla realizzazione di un’infrastruttura che libererà la Capitale d’Italia dalla sua emergenza rifiuti, farà risparmiare milioni di euro ai cittadini romani e contribuirà ad aumentare la produzione di energia in Italia”.
Continuano gli esponenti de L’Italia C’è: “Capiamo la difficoltà nei sondaggi del M5S, ma così facendo l’ex premier sta condannando se stesso al ruolo di portavoce italiano del Cremlino e dei suoi petrolieri, a danno degli interessi italiani. Per fortuna, a Palazzo Chigi c’è Mario Draghi, ma non durerà per sempre.
Con il nostro movimento “L’Italia C’è” – concludono – vogliamo lavorare in vista delle prossime elezioni politiche affinché il nostro Paese prosegua il suo cammino verso la neutralità climatica e l’autonomia energetica, contro tutti i “No” opportunisti”.