Il lunedì tutti a disperarsi per il clima, il martedì tutti a bloccare le rinnovabili

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“Questa volta è stato il consiglio regionale della Sardegna che all’unanimità (salvo un assente e un astenuto) ha impegnato la Giunta a non concedere più nessuna autorizzazione per l’eolico in mare aperto.

L’isola avrebbe il potenziale per diventare la prima regione italiana completamente autosufficiente e a zero emissioni di carbonio nella produzione di elettricità, e in futuro, attraverso l’elettrolisi, potrebbe rifornire di idrogeno anche altre regioni.
Ma i partiti, tutti compatti, di comune accordo e ancora convinti che con i “NO” a tutto si raccolgano consensi a costo zero, preferiscono l’asservimento al gas e al petrolio dei dittatori.

Non se ne può più.
Il Parlamento deve subito approvare un Codice Verde per dare tempi veloci e regole chiare a chi investe negli impianti per le rinnovabili: su tutte, il principio di silenzio-assenso per l’autorizzazione e l’impossibilità di fermare il cantiere per via giudiziaria senza una sentenza regolare.

Contro la crisi energetica e climatica l’Italia c’è: non saranno quattro politici locali affamati di facile consenso a impedirle di esserci”.
Lo hanno dichiarato in un comunicato Riccardo Lo Monaco, coordinatore regionale de L’Italia C’è in Sardegna, ed
Emanuele Pinelli, coordinatore de L’Italia C’è nella città metropolitana di Roma e responsabile dei temi ambientali del movimento.

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