La crisi climatica e i disastri naturali sono tra le maggiori preoccupazioni degli italiani, giovani e non solo.
Tuttavia il dibattito su come, in quanto tempo, con quali risorse e perché implementare la transizione ecologica è completamente assente tra i principali partiti, oggi più interessati ai posizioni e alle coalizioni.
Le proposte avanzate in campagna elettorale lette finora sono poche chiare e fin troppo generiche.
Oggi su La Stampa l’architetto Boeri, a ragione, lo sottolinea, lamentando la totale assenza dell’ambiente dal dibattito per queste elezioni.
La Lista Civica nazionale – L’Italia C’è” è nata proprio per colmare questo vuoto.
Abbiamo un programma completo e concreto: dal codice verde per azzerare la burocrazia sulle rinnovabili a una rete mediterranea centrata sull’Italia per il trasporto del gas e in prospettiva dell’idrogeno, dagli investimenti contro la siccità a quelli per la manutenzione dei boschi, fino all’esportazione nel mondo delle tecniche di agricoltura sostenibile e di gestione dei rifiuti in cui le aziende italiane sono leader globali. Un programma verde ambizioso, che ci rende un unicum non solo nell’area “di centro” ma in tutta la politica italiana.
Sulla questioni concrete è necessario che gli elettori sappiano i partiti politici da che parte stanno.
Noi abbiamo un piano di riforme e di interventi completo, che si fonda sull’uso di tutti gli strumenti che la scienza ci offre e su un nuovo protagonismo dell’Italia e delle sue aziende green nel mercato globale.
Gli altri partiti ignorano sprezzantemente la questione ambientale, come fa la Meloni, la sfruttano per fare televendite come fa Conte, o se ne riempiono la bocca ostacolandola poi sui territori come fa il PD.