L’Italia è alla terza emergenza siccità in dieci anni.
Eppure:
– raccogliamo solo il 10% dell’acqua piovana;
– usiamo l’agricoltura di precisione su meno del 10% dei terreni coltivati;
– perdiamo il 40% dell’acqua che circola nella rete idrica;
– non abbiamo nessun piano per la RIFORESTAZIONE delle sponde dei fiumi (fondamentale per trattenere umidità);
– siamo in grado di coprire con l’acqua marina dissalata solo lo 0,1% del nostro fabbisogno.
Ma allora che cosa aspettiamo ad agire?
Noi vogliamo essere la forza politica che mette la A di Acqua in cima alla lista delle priorità.
Ci muoveremo con forza su tutti i fronti sopra elencati sia sul piano nazionale che sul piano locale, senza aver paura di proporre le riforme necessarie per attirare gli opportuni investimenti sugli invasi, sulla rete e sui dissalatori.
Ci muoveremo con forza su tutti i fronti sopra elencati sia sul piano nazionale che sul piano locale, senza aver paura di proporre le riforme necessarie per attirare gli opportuni investimenti sugli invasi, sulla rete e sui dissalatori.